Pistacchio che passione

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  • 07/05/2025
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In questi giorni si sta svolgendo la fiera TUTTOFOOD di MILANO (dal 5 all’8 Maggio 2025). Ci ha colpito la presenza di tanti produttori di pistacchi provenienti dalla Turchia.

Il pistacchio è oggigiorno una tendenza. Pistacchi salati da mangiare, sgusciati, in creme dolci, dentro e fuori croissant, brioche, panettoni, biscotti. In gelateria poi è immancabile il gusto al pistacchio. Lo ritroviamo anche in molti altri prodotti alimentari, si pensi alle mortadelle o ai salami al pistacchio o a certe pralinerie o salse utilizzate da molti chef “stellati”.

Il pistacchio più rinomato e pubblicizzato è quello di Bronte (CT) in Sicilia, pistacchio famoso in tutto il mondo per la sua qualità. Ma perché allora una presenza così importante di pistacchio turco a TUTTOFOOD? Abbiamo cercato di capirne un po’ di più.

Da una indagine promossa dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), e realizzata dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA), è emerso che nel 2023 (ultimo dato al momento disponibile) in Italia venivano prodotte 4124,2 tonnellate di pistacchi in guscio con una superficie di produzione riportata in 3957 ettari. Questi dati sono disponibili sito www.ismeamercati.it (clicca qui per leggere la pagina),

Praticamente la produzione Italiana è concentrata in Sicilia e gran parte di questa proviene da Bronte. A parlare con molti addetti ai lavori nel mondo della pasticceria, della gelateria e della ristorazione, sembra che tutti utilizzino i pistacchi di Bronte! Giustamente considerato il migliore, è però difficile credere che tutto possa provenire da Bronte. In effetti esiste un disciplinare di produzione stabilito dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, vedasi la pagina su eur-lex.europa.eu (clicca qui per vedere la pagina), che prevede una zona di produzione un po’ più ampia e che include i comuni limitrofi di Adrano e Biancavilla, sempre in Provincia di Catania. Ma ciò è sufficiente a prevedere una elevata produzione del rinomato pistacchio?

In una pagina di www.testveritas.com (clicca qui per la pagina) leggiamo che la produzione mondiale di pistacchi stimata nel 2020/2021 era di circa 1 milione di tonnellate. Con un breve calcolo ne deduciamo che la produzione di pistacchio in Italia (e quindi di Bronte e dei comuni limitrofi citati) equivale a circa lo 0,4% della produzione mondiale, collocando l’Italia al 19esimo posto fra i produttori di pistacchio. 

A ben vedere, i principali produttori di pistacchio sono invece i seguenti:

  • Stati Uniti: il principale produttore di pistacchi al mondo, con circa il 42% della produzione globale. La California è il principale stato produttore, contribuendo al 99% della produzione statunitense, con gli altri stati che svolgono un ruolo marginale. 
  • Turchia: il secondo maggiore produttore di pistacchi del mondo con circa il 26% della produzione globale. 
  • Iran: un altro importante produttore con circa il 17% della produzione mondiale. 
  • Altri produttori: Cina e Siria sono tra gli altri paesi produttori di pistacchi, con quote di produzione che si attestano rispettivamente al 7% e al 6% circa. 

Abbiamo già detto che in Italia, il pistacchio è una vera e propria mania ma il fenomeno è molto più grande. Si pensi che esiste anche la Giornata Mondiale del Pistacchio e si celebra il 26 febbraio!

Quindi giustamente c’è chi si interroga e afferma su www.ilpost.it: “Come fa a esserci tutto questo pistacchio di Bronte”? (pagina disponibile cliccando qui).

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