
L’Ucraina è stata invasa dalla Russia. È scoppiata una guerra che noi occidentali facciamo fatica a capire. Addirittura nella nostra Costituzione l’articolo 11 recita che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Oltre al suo carico di morte la guerra ha anche importanti risvolti economici.
Noi importiamo il 64% del nostro fabbisogno di grano per la produzione di pane, pasta e biscotti; e il 53% del mais. L’Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais, con una quota di poco superiore al 20%, oltre a garantire da sola il 5% del nostro l’import di grano.
Al Matif di Parigi, borsa di riferimento per le materie prime agricole in Europa, il grano è aumentato del +16%, il mais del +12%.